venerdì 5 febbraio 2010


RANDY PAUSCH: "L'ULTIMA LEZIONE"

L'autore.

Randy Pausch (23 ottobre 1960-26 luglio 2008) è stato un informatico statunitense, e un professore di informatica preso la Carnagie Mllon University, in Pennsylvania.

A Pausch è stato diagnosticato, nel settembre 2006, uu cancro al pancreas e, quando nell'agosto 2007 i medici gli hanno dato tra i tre e i sei mesi di discreta salute, si è ritirato con la sua famiglia in Virginia, e ha deciso di tenere la sua ultima lezione: REALIZZATE I VOSTRI SOGNI D'INFANZIA. A Pausch è stato diagnosticato, nel settembre 2006, un cancro al pancreas e, quando nell'agosto 2007 i medici gli hanno dato tra i tre e i sei mesi di discreta salute, si è ritirato con la sua famiglia in Virginia.


L'ULTIMA LEZIONE.

Prima di parlare, Pausch ha ricevuto una lunga standing ovation da una platea di oltre 400 persone tra colleghi e studenti. Quando, invitando il pubblico a sedersi, ha scherzato "Fatemeli guadagnare" (questi applausi), qualcuno tra la folla gli ha risposto urlando "L'hai già fatto!".
Durante la lezione, Pausch è stato ottimista e divertente, alternando battute ironiche a prospettive su informatica ed ingegneria e dimostrando efficacemente come mantenere collaborazioni multidisciplinari, lavorare in gruppo ed interagire con altre persone, offrire ispirate lezioni di vita ed essere brillanti nelle esposizioni. Infine, il Professore della Brown University Andries van Dam ha ripreso l'ultima lezione di Pausch con una malinconica quanto appassionata arringa, esaltandone il coraggio e l'attitudine alla leadership, definendolo un modello ed un mentore.

ALCUNE CITAZIONI DI RANDY.

-"L’esperienza è ciò che ottieni quando non sei riuscito a ottenere ciò che volevi".

-"Quando fai qualcosa di sbagliato e nessuno si prende la briga di dirtelo, significa che è meglio cambiare aria. Chi ti critica lo fa perché ti ama e ti ha a cuore".

-"Sto per morire e mi sto divertendo. E continuerò a divertirmi ogni giorno che ancora mi resta da vivere. Perché non c’è un altro modo per farlo".

-"Non perdete mai la capacità di stupirsi tipica dei bambini. È troppo importante. È quella a spingerci ad andare avanti, ad aiutare gli altri".


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